Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 21 ottobre 2013 Roberto Bombarda e Mattia Civico ancora una volta campioni di “produttività”, Leonardi e Civettini di “curiosità”. A un passo dalle elezioni e con ben 25 consiglieri su 35 che si ricandidano, è il momento giusto per dare le pagelle al “Parlamento dell’autonomia”. I disegni di legge. Nell’assemblea di piazza Dante il consigliere in assoluto più propositivo, nel corso della legislatura, si conferma il verde Bombarda (uno dei dieci che lasciano), con ben 46 disegni di legge presentati (16 dei quali concretizzati), seguito dal democratico Civico con 24 (9 approvati). In maggioranza conta anche quanto “porti a casa” e anche in questo caso i due rimangono saldamente in testa. Nella minoranza invece il podio va a Giovanazzi con 20 (8 “a segno”), davanti a Morandini con 19 (7 approvati). I partiti. Il Pd è il gruppo più “intraprendente” (72 disegni presentati, dei quali cui 32 approvati) con Civico che da solo fa quasi un terzo del lavoro del gruppo. Segue il Patt con metà dei ddl rispetto ai democratici, ma è la metà anche il numero di consiglieri autonomisti. La Dominici fa la parte della “leonessa”: più della metà dei ddl del gruppo (39) portano la sua prima firma (21). Alla luce di questi dati c’è da chiedersi se il Patt abbia fatto bene a “mollare” Caterina. Segue con 32 ddl presentati l’Upt e qui è Depaoli che con 16 produce metà dello sforzo. Se non consideriamo Agostini (subentrata a marzo di quest’anno a Dellai) è Lunelli il meno propositivo con solo 4 disegni di legge presentati. Tutta l’Upt riesce a far approvare in aula 13 disegni di legge: Bombarda da solo combina di più. Nel campo dell’opposizione il Pdl, con 35 proposte presentate di cui 11 approvate, risulta il gruppo di minoranza più produttivo, anche perché la Lega, con 16 proposte, quest’anno si è lasciata scappare (o ha fatto scappare?) Casna, Filippini e Penasa che insieme depositano 26 disegni di legge. Le interrogazioni. Dall’attività legislativa a quella di controllo. Riguardo alle interrogazioni (che in linea generale sono uno strumento di verifica sull'operato della giunta e comunque di acquisizione di informazioni altrimenti non reperibili) in maggioranza spiccano alcuni elementi: Bombarda e Firmani, che non hanno assessori in giunta, depositano rispettivamente 203 e 242 interrogazioni. L’interrogazione è uno strumento tipico dell’opposizione e infatti vediamo che Leonardi ne ha addirittura 959, Civettini 913, Morandini 754. Passando ai banchi di maggioranza, nel Pd sono Zeni e Civico i più “curiosi” (66 e 46), nell'Upt spicca Anderle con 81 interrogazioni mentre Lunelli si fida ciecamente con solo 19 in cinque anni, mentre nel Patt Ottobre (ora in Parlamento) ha numeri da opposizione, con 120 interrogazioni. Mozioni e ordini del giorno. Quindi la funzione di indirizzo. In maggioranza è sempre il Pd che deposita il maggior numero di mozioni e ordini del giorno (complessivamente 155 atti, 32 di Civico e 31 di Zeni), seguito dal Patt con 113 (51 di Dominici). I cinque consiglieri dell'Upt si fermano a 68 (19 a firma di Anderle). In minoranza, il Pdl deposita 199 atti (Morandini 112) e la Lega 184 (Civettini conquista la vetta, nell’intero consiglio, con 119). La maglia nera. C’è chi in tutta le legislatura forse ignora che l’assemblea ha il potere di fare delle leggi su materie importanti. Nessun disegno di legge viene presentato dal leghista Paternoster e solo 2 da Delladio (Pdl) e Zanon (Gruppo misto). Arranca invece Sembenotti, entrato però a legislatura avviata, con tre.
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ROBERTO
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